Samyang 8mm f3.5 fisheye cs II

Tra tutti gli obiettivi che ho posseduto e possiedo, ho amato in passato il Samyang 8mm f3.5 Fisheye. Esteriormente affascina per la sua lente frontale e le dimensioni contenute. Parlando di tecnicismi, si tratta di una lente a messa a fuoco manuale, con la selezione dei diaframmi tramite ghiera e non(vedremo dopo). Sembra all’antica ma possiede un chip interno che fa salvare i dati Exif, ma con limitazioni. Non è luminosissimo, da utilizzare principalmente di giorno o in alternativa, di notte con il flash.

Lo si paga meno di 300 euro, considerando il costo medio-basso, ottiene buoni risultati. L’attacco è disponibile quasi per qualsiasi mount, ma alcuni hanno delle limitazioni. Su Canon per esempio non si ha la possibilà di regolare i diaframmi dalle ghiere della macchina, poco male se pensiamo che c’è un annello sull’obiettivo che lo fa, come si è fatto per per decine di anni in passato, ma il problema lo si trova in fase di scatto dove si vede una immagine nettamente più scura del dovuto a causa del diaframma più chiuso.

Piccola parentesi. Su Nikon funziona tutto perfettamente perchè Nikon ha una gestione del diaframma meccanico, cioè la macchina attraverso un meccanismo va a chiudere ad ogni scatto il diaframma in base a quanto impostato. In tutte le altre macchine tutto ciò avviene tramite un meccanismo interno all’obiettivo stesso. E’ più elaborata come soluzione, ma prevede anche l’utilizzo di obiettivi più sofisticati. In passato questo brevetto era utilissimo: prendiamo un esempio in cui il fotografo decideva di avere un’apertura diaframma di f5.6 in un obiettivo f1.4, chiudeva l’anello ma fino a quando non premeva il tasto di scatto il diaframma non si muoveva, portando come note positive quando si guardava dal mirino una maggiore luce e una migliore precisione del fuoco.

Su Nikon funziona al 100% in quanto come detto prima, questo brand utilizza un sistema più rudimentale per aprire e chiudere il diaframma, inoltre il chip interno fa registrare i dati EXIF. Bisogna impostare il diaframma fisico dell’obiettivo su f22 e poi gestire tutto dalla macchina. Senza questa operazione non vi è il vantaggio di utilizzare Nikon.

L’obiettivo nasce per poter essere montato su tutte le macchine, sia Aps-c che Full Frame. Come avrete intuito dal titolo, questa è la versione II di questo modello, che si differenzia dalla prima dalla presenza gestione eletronica di alcuni parametri(Su nikon) e dal paraluce staccabile. Il paraluce che si stacca, rende l’utilizzo di quest’obiettivo su Full Frame significativo: se il paraluce è montato, su in entrambi i sistemi abbiamo pressochè la stessa inquadratura, ovviamente ritagliando la zona nera che si viene a formare sul grande sensore, se rimuoviamo il paraluce su Full frame riusciamo ad avere quei famosi 8mm, una inquadratura da quasi da 180 gradi dove si ha difficoltà a scattare senza inquadrarsi i piedi. E’ da usare solo in particolari momenti, rari. Il suo utilizzo su Aps-c resta maggiore, con i suoi 12mm equivalenti. Un grandangolo molto spinto.

Molto difficile utilizzare un obiettivo come questo a 3.5, la nitidezza arriva a f5.6 e oltre. Non ho mai notato un cambiamento così drastico in 2 soli stop. Si passa da una immagine che sembra sfocata di quanto poco dettaglio abbia, ad una accettabile.

A proposito, le distorsioni sono tante, è pur sempre un fisheye ma questo si deve sapere quando si compra. Non sono totalmente recuperabili in post, si possono addolcire ma meglio così no? Sarebbe come andare a togliergli troppo carattere. Per quanto riguarda le aberrazioni cromatiche, si ci sono specialmente nelle parti esterne e se le cerchi le scopri subito, ma si tolgono facilmente. I flare sono quasi impossibili da evitare, sta a noi scoprire come rendere migliori le foto, convivendoci. La foto caricata di seguito fa capire quanto sia grande il campo visivo, se usato in città con edifici molto alti, potrebbe dare qualche emozione in più forse.

Per quanto riguarda la mancanza di messa a fuoco, beh… non è un gran peso. Considerando la lunghezza focale, abbiamo tutto a fuoco sempre, basta che sia distante 50 cm di noi.

Il suo uso è praticamente sconfinato, lo si può utilizzare per dei paesaggi molto estesi, come anche nelle scene molto affollate, ma lo eviterei per dei ritratti. Personalmente lo utilizzavo su Aps-c come ripresa Pov(Point of view), una inquadratura che offre il campo visivo completo di una persona. Per intenderci, come avere una Gopro, ma con molta più qualità d’immagine. Nelle feste private lo utilizzavo per scene con molte persone che ballavano, abbianto al flash. Permetteva di avere la scena nel complesso e tutto a fuoco sempre. Non è un obiettivo da utilizzare sempre, ma ha molti usi, a secondo della creatività di chi scatta.

Consigliato: Si

Voto: 7/10

Qualità-prezzo: 8/10

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