Ho avuto la possibilità di andare a Dubai per qualche giorno per lavoro. In un periodo come questo poter anche solo spostarsi da casa per andare in una città vicina è una grande cosa, figuriamoci riuscire ad andare in uno stato straniero.
Il viaggio non è semplice: le compagnie aeree come Emirates ed Ethiad richiedono il tampone molecolare per poter viaggiare per e da gli Emirati Arabi Uniti, in più viene richiesto un tampone da effettuare una volta atterrati per poter proseguire. Tengono tanto alla prevenzione. Infatti se non tieni la mascherina per strada la multa è cara e se non puoi pagarla vai in carcere, motivo per cui non si vede anima viva senza una dispositivi di protezione.
Ero già andato a Dubai nel 2013 ma questa volta, l’esperienza che ho fatto è stata 1000 volte più coinvolgente. Ho fatto tantissime cose, visto molti posti.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno per capitale Abu Dhabi, che si estende in una regione ricca di giacimenti petroliferi, Dubai invece è la città più importante e fa parte di un altro emirato e basa la sua ricchezza principalmente sul turismo.
Ecco perchè il turista resterà sempre estusiastato dalla città che si presenta ben servita, ricca di attrattive, piena di stupore. E’ una realtà un pochino alterata, finta. A Roma si vende la storia, i monumenti, la cultura. In Islanda si vendono i paesaggi naturali. A Dubai si vende Dubai, una gigantesca attrazione turistica.
Quindi non avendo più di qualche giorno a disposizione per poter girare, ho organizzato al meglio per poter vedere il maggior numero di cose. E quando sono partito ero più che soddisfatto delle esperienze che avevo fatto.
Questa è solo una anteprima, non faccio spoiler 😀
Vi dico solo che il periodo è stato azzeccato: 28 gradi centigradi in media, tranne l’ultimo giorno che ne ha portati 38. Pochissimi turisti visto il periodo, che mi ha permesso di girare la città con più comodità.
Oltre i posti da vedere, naturalmente anche le cose da mangiare sono state degne di nota. Si poteva trovare qualsiasi tipo di cucina.
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