Era marzo 2019, quando mi dovetti recare a Ravenna, mio comune di residenza, per pratiche burocratiche. Ne approfittai per organizzare un piccolo tour del nord Italia che mi avrebbe portato fino a Monaco di Baviera.
Ma andiamo per ordine. La prima tappa fu Bologna, città che adoro, se capita ci passo volentieri del tempo anche avendone poco, come in questo caso.
Stesi li da un mio caro amico, Antonino, che fortunatamente è sempre disponibile ad ospitarmi in casa sua. Lui e la sua ragazza lavorano quindi non hanno modo di stare con me durante la giornata, se non la sera, quindi ho la possibilità di girovagare a mio piacimento per la città.
Ci sono talmente tante cose da vedere e scoprire, meglio farlo un poco alla volta, se si ha la possbilità di poterci andare spesso.
In questa occasione mi recai sulla Torre degli Asinelli. Gli studenti locali per superstizione non vi possono salire fino al conseguimento del titolo di laurea, ma io non ero locale. Dopo aver fatto quasi 500 scalini, si può ammirare una vista da urlo.

E poi stare al centro città a passeggiare tra le viuzze e osservare cosa c’è attorno a te è stimolante in qualunque città tu sia. Anche di notte. Dove la vita universitaria e non è, secondo me tra le più belle che il nostro paese possa offrire, almeno per i giovani.
La tappa successiva è stata Ravenna, due giorni a casa. Piadine e paesaggi urbani lineari, ambienti tranquilli. Sono stato alla chiesa di San francesco con la sua cripta sommersa, caratteristica che la contraddistingue.
Non ero stato a Milano negli ultimi dieci anni, che peccato però… me ne vergognavo un pò dentro di me. Quindi pianificai per bene un giorno di sosta prima di continuare il mio viaggio più a nord. Avendo solo un pomerggio andai nei pressi di piazza Gae Aulenti, un giretto per ammirare le architetture e merenda con paninazzo con il pesce, cena di sushi. Momenti più che piacevoli. Un assaggio ma cercherò di tornarci presto.
Ma ecco arriviamo alla fase più importante del viaggio: dopo un breve spostamento a Varese, con il mio amico Salvo e la sua ragazza Ilaria abbiamo viaggiato attraverso la Svizzera e la Germania fino ad arrivare a Monaco di Baviera. Un viaggio in auto di 450 km. Mi ricordo di averlo vissuto male perchè non stavo benissimo, mal di testa e soprattutto di occhi come mai nella vita. Però ne valse la pena: Monaco è una città bellissima.
L’archiettura è un mix tra antico e nuovo. Non mancano i palazzi settecenteschi, ottocenteschi, enormi viali, piazze di origine medievale…si gira a piedi in due giorni, anche tre. Mi ricorda per alcune cose il centro di Vienna. Le viste panoramiche poste in alto permettono di ammirare meglio ciò che ti circonda.
Alcune viste però sono più difficili da trovare….
Naturalmente il cibo è di prima categoria, accompagnato dalla rinomata birra locale. Immaginate le salsicce, accompagnate da crauti e senape….e mezzo litro di birra almeno, perchè se prendi la misura piccola, ti guardano male.
Oktober Fest vi dice niente?

Ad accompagnarmi, questa giovane coppia, avventurieri come me. Hanno accettato qualunque cosa gli proponessi ed hanno anche sopportato le mie cazzate durante il viaggio. Che tesori. Se non fossimo andati d’amore e d’accordo sarebbe stata dura affrontare quasi 1000km in auto e questi giorni insieme.
Mi portai la D750, con il 18-35mm ed il 50mm 1.4. La stessa attrezzatura che mi avrebbero fregato poco più di un mese dopo.
Poi, vista la mia passione per la pellicola, decisi di portare una macchina usa e getta della Ilford. Non so se per un problema costruttivo di quella camera o perchè il procedimento di sviluppo della pellicola da parte del laboratorio di Varese fosse andato male, uscirono foto quasi inutilizzabili, ma…particolari. con un effetto vintage stranissimo. L’ho utilizzato più che altro per fare foto con i miei compagni di viaggio e persone che ho incontrato in giro nelle tappe visitate.
Ci vediamo ai prossimi ricordi di viaggio.