Matrix project

Il progetto Matrix risale a settembre 2018. In quel periodo ero costretto a passare tutto il tempo della mia giornata in ospedale, bloccato a letto a causa di un incidente stradale. Vi passai circa un mese e mezzo. Mi permise avere molto tempo per me, ovviamente. Sono sempre stato un appassionato di film, un cinefilo, quindi decisi di rivedermi la trilogia di Matrix. Quando Neo si trova nel mondo reale il carattere della pellicola non sconvolge, ma quando entra nel mondo digitale di Matrix, tutto cambia: si entra in una realtà in cui la pellicola tende ad avere un carattere cromatico particola e quasi tutti i personaggi visibili sono “programmi” o persone bloccate in un mondo digitale che non gli appartiene e sono costretti ad attenersi a delle regole prestabilite.

Da questa idea nasce il Matrix Project.

La colorazione particolare del film viene accentuata tantissimo nelle foto, che vogliono dare l’idea di una civiltà in decadenza, con una atmosfera molto dark. I soggetti sono consapevoli di essere bloccati nella loro situazione, alcuni di loro credono che tutto si possa risolvere. E’ un pò l’immaginario di ciò che si preannuncia possa essere la civiltà del domani, in vari generi letterari e cinematrografici del genere Cyberpunk, di cui Matrix è un riferimento.

Come simbolo di questo movimento c’è la città di Hong Kong, in cui sono stato e che personalmente amo. Quale modo migliore di iniziare un progetto se non con una sua foto?

Questo progetto è un mix di malinconia e visione schematica della realtà. Non volevo che fosse un qualcosa di ricorrente, quindi ho preferito concentrare le foto in un solo periodo e limitarle numericamente. In ricordo di questo progetto c’è la mia attuale immagine del profilo di instagram.

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